Spazio alla pubblicazione, come promesso nei commenti del mio ultimo post, per una riflessione di un amico Spadaforese.
“””””caro spadafora live , mi rifaccio al tuo ultimo post, ed in particolare ad una tua frase che mi ha colpito soprattutto perche rispecchia in maniera quasi totale il mio pensiero, la frase era “””””il loro modo arrogante e presuntuoso di interpretare la parola AMMINISTRATORI”””””.
Ecco, secondo me molti dei problemi politico-amministrativi-finanziari, di una piccola comunità come la nostra potrebbero essere risolti con una migliore interpretazione di questa singola parola.
AMMINISTRATORE.
Chi e’ costui?
Tecnicamente egli dovrebbe, e dico dovrebbe, essere chi (cito da wikipedia.org), “”””esercita la funzione volta alla cura degli interessi della collettività predeterminati in sede di indirizzo politico”””, da questa definizione un po’ semplicistica riusciamo ad intuire tutto. L’amministratore, legittimato dal potere politico (i voti), cura l’interesse della collettività (il paese), fin qui non ci piove ed e’ praticamente ciò che chiediamo noi tutti ai nostri politici, ma cosa si intende per interesse della collettività? La questione si risolve in queste tre parole, INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’, questo interesse può variare, nel piccolo a Spadafora, ne abbiamo avuto una prova, la collettività ha per interesse la riasflaltatura della strada e questo e’ stato fatto, ma l’interesse di un parte della collettività e’ anche quello di non avere grossi danni dalla conseguente chiusura della strada, e allora qui entra in gioco il politico che dovrebbe mediare tra l’interesse globale e quello particolarissimo dei commercianti, ed e’ qui che come dicevano i vecchi saggi cade l’asino.
Il politico nostrano e non solo quello (anche quello nazionale) legittimato dai voti democraticamente ottenuti, lascia la sua funzione di amministratore per traslare su quella del “padrone”, l’amministratore non possiede il paese il padrone si, assistiamo giornalmente a scene in cui l’amministratore-padrone, si sente avvallato al governo della cosa pubblica, senza sentire il bisogno di spiegare le sue scelte a chicchessia, a volte senza neppure conoscere le scelte che lui stesso ha incaricato di fare.
Ti cito a questo punto un episodio accadutomi personalmente, alla mia richiesta del perche la strada nazionale fosse chiusa, per operare la pitturazione delle strisce pedonali, chiusura non contemplata dall’ordinanza emessa e che avrebbe dovuto avallarla, l’assessore alla viabilità competente mi ha risposto testualmente “e da me che volete, io assessore sono”, la questione in se non e’ importante ma e’ sintomatologica di come il nostro paese viene governato, l’assessore che dovrebbe essere il “braccio armato” del sindaco, l’assessore che dovrebbe avere il suo campo di applicazione sotto controllo, l’assessore legittimato dal potere politico e che dovrebbe governare la collettività, l’assessore che e’ visto come punto di riferimento e di collegamento tra l’ente e il cittadino, quello stesso assessore, risponde ai cittadini che chiedono informazioni, dimostrando una sufficienza e una sorta di arroganza da lasciare allibiti, e infatti spontaneo chiedere quali sono le funzioni assessoriali, saranno solo quelle di prendere la tanto agognata carica assessoriale, saranno un modo per spiccare e brillare di luce riflessa tra il “parco buoi” dei cittadini normali, o forse quello di fregiarsi del titolo nei bigliettini da visita?
La risposta a questa ultima domanda potrebbe risolvere tutti i nostri problemi, portando quello stesso parco buoi, a rifiutarsi la legittimazione necessaria, cioe i voti. Qui non si tratta di campagna elettorale ma solamente di buon senso e saper interpretare i ruoli nei giusti modi, perchè secondo me, se un assessore si può permettere questa risposta, il cittadino si può permettere di disertare le urne o di mettere in atto tutte le proteste (civili) atte far cambiare questo modo di fare
E infatti nostra del cittadino comune, del cosiddetto “parco buoi” la responsabilità di aver queste persone al governo delle nostre comunità, e’ nostra quando al chiuso della cabina elettorale legittimiamo i nostri “signori” politici a tenere il timone dell’indirizzo politico, e’ nostra, come nostra e’ la colpa conseguente del mal-governo che ne deriva.
Tanto dovevo e ringrazio per l’eventuale pubblicazione
Domenico ROMANO””””
Pubblicazione che avviene in maniera integrale, e a cui aggiungo i miei personali ringraziamenti
Spadafora live
3 commenti:
l'amministratore deve cercare di raggiungere gli obiettivi prefissi, che solitamente coincidono con quelli della maggioranza dei cittadini (bene della collettività), nel caso specifico obiettivo raggiunto in parte .... asfalto fatto e segnaletica orizzontale fatta, si poteva fare prima e meglio(tutta la nazionale e non solo una parte) .... sarà per la prossima volta...
mi scuso per le poche parole ... ma il tempo di tutti noi è prezioso
sindaco
ringrazio il sindaco per la risposta anche se sulla quetione, in particolare, continuiamo ad avere delle idee contrastanti..... la vicenda trattava solo di UNA parte della SS 113 e ha visto delle polemiche anche con persone all'interno dell'amministrazione (il Vicesindaco), segno questo che qualche difetto di comunicazione c'e' stato.
attendiamo la prossima volta......
domenico romano
ot
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