27 maggio 2008, una data che i cittadini del nostro paese dimenticheranno tardi, un’incendio di proporzioni immani ha colpito Spadafora e i paesi limitrofi, portando paura e distruzione. Interi appezzamenti di terreno (coltivati e non ) bruciati, mezzi distrutti, attività commerciali cancellate in un paio di ore. Abbiamo già scritto sulla disorganizzazione della macchina dei soccorsi, abbiamo gia scritto sulla mancanza di uomini e mezzi, abbiamo gia scritto sugli aspetti immediati della tragedia.
Abbiamo scritto anche sulle promesse delle istituzioni, comune, provincia, regione, stato, tutti a promettere interessamento immediato, tutti a dire che non avrebbero lasciato soli chi in quella tragedia ha perso tutto.
Come e’ finita???????
Nulla si e’ mosso, nulla si muove, le persone sono state lasciate sole, le aziende sono state lasciate sole.
Sembra non interessare piu a nessuno, non ci sono piu servizi da scrivere o interviste al TG1 da fare, non c’e’ piu visibilità mediatica.
NON E’ GIUSTO…….ma cosi, PURTROPPO, e’.
7 commenti:
Solidarietà. Bel concetto, bello davvero. Peccato serva a poco se non si fanno i FATTI!
Tra 12 giorni riscopriremo tutti il nostro orgoglio spadaforese, ne sono convinto. Ma, in quei giorni di festa, ricordiamoci che, in questo paese, ci sono persone che, dal 27 maggio, hanno una ferita ancora aperta.
Scusa Benedetto, ma il nostro orgoglio spadaforese è quello di andare in chiesa solo in occasione della festa o mettersi sotto la vara quando durate tutto l'anno non si è mai andati in chiesa?Spiegani un po'!!!
Grazie
credo che benny si riferisca all'orgoglio antico e mi permetto di dire quello BUONO, di appartenenza ad una comunità nei giorni della festa del paese, orgoglio che i ns. avi avevavano, e che adesso esce in noi giovani ogni tanto.
la solidarietà quella vera, e' un''altra cosa, dovrebbe essere l'aiutare chi e' in difficolta, e nel caso trattato dal post nessun aiuto e' arrivato da nessuno.....PURTROPPO.
Hai visto caro il mio destromane spadaforense come sta riducendo l'Itatia la tua amata destra?
In quanto cattolico credente e praticante, il mio orgoglio spadaforese é diverso da molti altri. Per me vedere San Giuseppe per le vie del mio paese ha un significato particolare che esula dal ballo della vara, anche se quella é una bellissima tradizione che mi commuove sempre. Quest'anno non so se avrò la forza di restare a Spadafora quel giorno causa vicissitudini personali. La mia comunque era una critica al fatto che, come detto anche da qualcun altro, sembra quasi che ci ricordiamo il senso dell'appartenenza soltanto quattro giorni l'anno. Un pò come ci ricordiamo di essere italiani soltanto quanto ci sono i mondiali di calcio. Spero di essere stato chiaro, in caso contrario sarò felice di spiegarmi meglio.
Spadafora live scrive: "... Nulla si e’ mosso, nulla si muove, le persone sono state lasciate sole, le aziende sono state lasciate sole ..."
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Saranno decenni che queste stesse analoghe parole riecheggiano per ogni singola caso dei milioni in Sicilia.
Alla nostra politica ed alle nostre Istituzione "("MAFIOSE") interessano solo gli "interessi" che piacciono ai "mafiosi" come loro, il resto, per "LORO" è noia.
si trascrive INTEGRALMENTE un commento di adduso, inviatami in mail, dopo la lettura del suo blog, che si trova all'indirizzo
http://www.adduso.altervista.org/index.htm
Ti ringrazio per la tua solidarietà e disponibilità, perché a volte se ne ha proprio bisogno, anche solo moralmente, quando si ha a che fare con la mafia della politica e delle istituzioni.
E quanto appena detto è eloquente anche della mia scelta di non “tirare troppo la corda” partecipando pure a qualche trasmissione televisiva per denunciare pubblicamente i fatti che mi riguardano.
A questo ti aggiungo pure che oggi, notoriamente e pure a mio avviso, i “mezzi d’informazione” e dunque anche i singoli giornalisti o conduttori, per timore, per opportunismo o perché sono direttamente o indirettamente sul “libro paga” (senza volere con ciò generalizzare) non sono con tutta evidenza neanche più disponibili ad affrontare singole problematiche (peraltro documentate e documentabili come nella mia vicenda) tanto più se queste possono anche solo lontanamente (ma nel mio caso credo che sarebbe palese) mettere in dubbio la “moralità” di questo nostro Stato (presuntuoso, prepotente e prevaricatore - La P3).
Per questo mi capita spesso di non riuscire a biasimare coloro i quali “cedono” alle pressanti vessazioni o ai visibili ricatti dei rappresentanti, anche locali, delle nostre blasonate istituzioni. D’altronde non ho mai sentito dire che qualcuno l’abbia mai spuntata e tanto meno che abbia mai resistito a lungo contro il nostro Stato ("mafioso").
Poi, mi sforzo pure, con le mie modeste capacità intellettuali di comune cittadino, di non essere un servo del capitale e tanto meno uno zerbino dei magistrati, oppure un fantino dell’antimafia, quindi in un’eventuale trasmissione sarei chiaramente, seppure sempre nei canoni dell’educazione e della legalità, un cosiddetto “cane sciolto”, soprattutto se mi pongono la solita domanda (di “regime”) di rito, ovverosia se ho fiducia nella Magistratura e nelle Istituzioni, insomma nello Stato e nei suoi Rappresentanti ... figurarsi !
E certo pure la salute, ormai, non mi aiuta più ed anche la preoccupazione per il futuro della mia famiglia, per non parlare poi del timore, a detta di tutti, dei cosiddetti “balordi”, di cui ormai c’è chiaramente (anche a causa della deliberata precarietà lavorativa imposta dal nostro Stato) molta disponibilità nel mercato della criminalità, la quale notoriamente, per somme anche relative, “vende” chiunque “per carne da tritato per cani andata a male”.
Ti ringrazio ancora per la tua disponibilità e … continua con il tuo blog, perché si può essere di destra o di sinistra, ma la lotta alla mafia e alla mafiosità, dei criminali, della politica e delle istituzioni, deve unire sempre (senza alcuna “spocchia”), altrimenti si è solo moralmente degli opportunisti faziosi, quali servi, zerbini e picciotti.
Cordiali saluti
Adduso
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