archiviate le noiose elezioni, torniamo ad occuparci di cio che succede nel nostro bel paese.
La notizia del giorno e’ il ritiro dell’offerta per l’acquisto della nostra compagnia di bandiera, da parte dell’Air-France.
L’amministratore delegato della compagnia francese, stanco dei continui braccio di ferro cin i sindacati italiani, hanno deciso di tirarsi fuori e questo credo anche in prospettiva di un ritorno al potere da parte del cavaliere mascherato.
I francesi mettono il punto e levano l’unico a mio parere, salvagente che era rimasto all’Alitalia.
Perche questo? In primis le dichiarazioni del premier in pectore, Silvio Berlusconi hanno contribuito a rendere piu difficoltoso il piano di salvataggio, gia di per se abbastanza complicato dalla congiuntura internazionale, in secondo luogo la difesa strenua e a volte irresponsabile, da parte dei sindacati dei posti in esubero, hanno dato l’impressione a Spinetta (AD di Air france), di trovarsi di fronte ad un bivio pericoloso sia in termini di redditività che di visibilità.
Adesso gli scenari diventano abbastanza complicati, ci troviamo infatti in uan situazione di transizione, con il Cavaliere che dopo aver sponsorizzato una cordata Italiana, e questo soprattutto in virtù di promesse elettorali, vede questa fantomatica cordata scomparire (fore perche non e’ mai esistita), in piu la difesa strenua dei leghisti (da cui dipende in parte il nascente esecutivo Berlusconi ter), della malpensa, porta via spiragli di rilancio economico per quella che era una delle prime compagnie di bandiera mondiali.
Preso atto delle difficoltà evidenti e preso atto che e’ il potere politico a dover gestire, queste difficoltà una domanda interessante, e su cui si sono espressi decine di analisti potrebbe essere la seguente: come l’Alitalia e’ arrivata in questo stato deficitario?
La colpa e’ da ricercarsi , come al solito, nel potere politico, e’ stato quest’ultimo infatti a procedere ad una lottizzazione esasperata, a mettere nei posti di potere persone incompetenti ma profumatamente retribuiti (il caso cimoli e’ emblematico), ad assurgere a scelte che nulla avevano di esatto contabilmente, ma che erano delle ricompense politiche (vedi la creazione del lodo Malpensa), e’ stato il potere politico a mettere infiniti paletti nel momento in cui la situazione stava degenerando, e’ stato esso a rendere impossibile una trattativa gia difficile in partenza, e’ stato il potere politico a bandire una gara d’appalto e poi improvvisamente a avallare una sorta di trattativa privata.quello stesso potere politico (di ambo gli schieramenti) che adesso fugge a gambe levate lasciando i lavoratori e la nostra compagnia di bandiera in mezzo al guado e non trovando una soluzione che giorno dopo giorno diviene sempre piu difficile.
Grazie politici di ogni partito, per aver fatto vedere ancora una volta di che stampo siete fatti, grazie a voi e auguri a tutti noi Italiani che purtroppo quasi sicuramente ci dovremo abituare a non vedere piu il tricolore sui timoni di coda dei nostri aerei.
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