oggi sfogliando i giornali, una notizia ha attirato la mia attenzione, sul corriere della sera on line, due bravi e valenti giornalisti, hanno evidenziato che in barba a tutte le promesse fatte, i costi della politica nell’ultimo periodo, continuano inesorabilmente ad avanzare.
Non sfiorati minimamente dalle polemiche di questi giorni i nostri governanti, riescono a portare a casa un’aumento, sostanziale, delle indennità di quasi il 3%, i servizi collegati con i palazzi politici crescono a dismisura (aumenta il servizio di facchinaggio, quello di trasporto “aereo”, gli affitti, i costi collegati ai gruppi parlamentari, etc etc.)
In modo trasversale (destra-sinistra-centro), nessun parlamentare si oppone, in modo trasversale sono tutti presenti a votare leggi che servono…….a loro
Il piccolo cittadino qualunquista-populista non interessa a quelli che ultimamente sono stati catalogati come “casta”, il piccolo cittadino qualunquista-populista, sbaglia a chiedere una riduzione dei costi perché la politica stessa ha un costo, e questo costo deve essere spalmato sulla comunità, che deve pagare, ma non può avere nessuna funzione di controllo, anzi se invoca tale funzione e’ tacciato di demagogia, non si può cavalcare l’antipolitica chiedendo una riduzione dei costi, non si può cavalcare l’antipolitica chiedendo alla “casta” di fare sacrifici gli stessi sacrifici che si chiedono a pensionati, autisti del tram, vigili del fuoco………
A “loro” non interessa, “loro” devono pensare a fare politica non possono perder tempo con queste cose.
Il problema si amplifica e assume proporzioni giganti, se ognuno di noi pensa che questi costi sono moltiplicati per tutte le regioni, le province i comuni, le circoscrizioni comunali, i sottogoverni vari.
Ma il cittadino DEVE pagare, il cittadino non può opporsi, il cittadino non dovrebbe partecipare neppure al V-DAY, questi sono i costi per la “DEMOCRAZIA” e in questi costi c’e un vincente ed un perdente.
I vincenti sono LORO i perdenti tutti gli altri.
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