pubblico con piacere una lettera giuntami via mail.
“”””caro spadafora live, sono un ragazzo spadaforese, cresciuto nel nostro paese, la vita mi ha portato lontano ma il cuore e’ sempre colorato di giallonero, ho qualche anno sulle spalle, e ho visto ciò che Spadafora era e ciò che invece e’ diventata. Non frequento molto il paese anche perché abito fuori dalla Sicilia, ma faccio un salto qualche volta ogni 2/3 mesi.
Mi ricordo un bel paese, unico nel litorale, bellissimo mare, bellissima gente, bellissime spiagge.
Mi ricordo un paese in cui il sabato sera ci si metteva in tiro per lo struscio sulla “banchina”, in cerca di ragazze da conquistare, gustando un delizioso cono con panna.
Mi ricordo un paese in cui tutti si conoscevano e si aiutavano.
Mi ricordo………..
Adesso questa favola non c’e’ più, adesso c’e’ un paese diviso politicamente, c’e’ un lungomare ridotto in condizioni pietose, ci sono alberi secchi che fanno da contorno ad una desolazione imperante.
Il mare e’ sempre lo stesso ma tutto intorno e cambiato.
La spiaggia non curata, l’immondizia che si riversa fuori dai cassonetti, la strada che sembra un percorso di guerra per quanto e’ accidentata.
Mancano le luci dell’illuminazione pubblica, mancano i cestini dell’immondizia, manca il controllo e la pulizia.
Manca il campo sportivo, manca la squadra giallonera, mancano le attività sportive.
La cosa che mi ha infastidito di più e’ però la mancanza della gente, passeggiando sulla “nostra” banchina si nota la desolazione più assoluta, poca gente sparuta che corre, nessuno che si attarda in gruppo, e’ finito lo struscio, e’ finita la rincorsa alle ragazze.
Forse sono troppo critico, ma le sensazioni che ho si amplificano ogni volta che ritorno a quello che era il mio paese e che adesso faccio fatica a riconoscere.
Non so se sarà possibile cambiare le cose so, che forse nessuno ci sta provando e questo arrendersi senza combattere, e’ ancor più umiliante per noi giovani.
Non possiamo permettere che il paese muoia, perché se ciò succederà saremo anche noi a morire.
Scusa lo sfogo
Un’emigrante””””
Come darti torto?
Noi nel nostro piccolo ci proviamo, lo so e’ poca cosa un blog, anonimo per giunta, ma e’ gia qualcosa.
p.s. Sempre lieto di pubblicare gli sfoghi di chi, come me, e’ pronto a combattere
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