e’ fatta oltre 3 milioni di italiani hanno sancito con la loro scelta l’uomo nuovo:
Walter Veltroni nato a Roma il 3 Luglio 1955, e’ stato incoronato segretario del neo costituito partito democratico (PD), le elezioni tenutesi ieri lo hanno “eletto” con una maggioranza bulgara.
La gente di centrosinistra ha scelto il nuovo che avanza, un uomo nuovo per una politica nuova, sarà attorno a lui che si raggrupperà lo schieramento, che contenderà nelle prossime elezioni nazionali la poltrona di premier probabilmente, a Silvio Berlusconi.
Nessuna scelta migliore poteva essere fatta, l’antipolitica ha vinto (dichiarazioni di Walter), la risposta entusiasta della gente mi darà la forza per fare una “politica del popolo”, nuova a partire dalla gente per finire al programma e passando per il nome della coalizione.
Nuovo?
Giusto per puntualizzare, caso mai ce ne fosse bisogno, e per onor di cronaca dobbiamo dire, che il
Walter nazionale tanto nuovo alla politica non e’, figlio di Vittorio Veltroni il padre ha fatto una carriera all’interno della struttura RAI (e questo gia e’ un buon biglietto da visita), il giovane Walter ha avuto il suo primo incarico politico, come consigliere comunale, nel 1976 (all’eta di 21 anni), questo suo primo esordio tra le file dell’ex PCI, fu conservato fino al 1981, e fa si che il, NUOVO politico, calchi la scena politica SOLO da 30 anni.
La sua appartenenza al partito comunista non fu mai messa in discussione tanto e’ che lo stesso Veltroni ricoprì, per alcuni anni il ruolo di direttore dell’unità, e’ forse di questi anni la sua migliore espressione politica, egli infatti durante gli anni in cui gettò le basi per la sua ascesa politica nazionale riuscì a dire tutto il contrario di tutto, si professò ateo ma si avvicino alla causa del cattolicesimo, era il direttore di un giornale comunista ma allo stesso tempo si definiva non comunista, passo alla storia una sua intervista in cui testualmente rinnegava il PCI, testualmente al giornalista della carta stampata dichiarò “””Si poteva stare nel Pci senza essere comunisti. Era possibile, è stato così”””. Gli esempi del suo comportamento che ricordavano quelli di giano bifronte non si esauriscono qui, ma basta sapere che adulò nemici ed amici, che fomentava gli abitanti di Roma sulla sicurezza, mentre al contempo strizzava gli occhi ai rom e forniva loro campi di accoglienza alla periferia della città santa. Il giudizio che su di lui diede un suo intimo amico, il noto cantautore Francesco De Gregari fu lapidario, egli infatti nell’estate scorsa dichiarò che non lo avrebbe appoggiato nella sua candidatura al partito democratico, sostenendo che “””Tutti parlano di modello Roma. Ma Roma mi pare sempre più una città che cerca di nascondere lo sporco sotto il tappeto. I grandi problemi di una grande città — traffico, sicurezza, legalità — sembrano più spesso elusi, che affrontati e risolti. Va da sé che Roma è bellissima, ma certo non è merito di Veltroni”””
Fu anche vicepresidente del governo Prodi .E’ sindaco di Roma dal 2001, la sua attuale legislatura e’ la seconda, e’ stato riconfermato infatti nel 2006.
Non ha detto, in interviste pubbliche, come gestirà le due cariche ma ha gia fatto sapere che non e’ intenzionato a lasciare la sindacatura della città eterna.
Appassionato di cinema e di basket, ha provato nel 1994 a divenire segretario del PDS, ma fu sconfitto da D’Alema.
Discorso a parte merita l’incoronazione di ieri, il risultato scontato e’ stato frutto da un’epurazione dei candidati scomodi (vedi Di Pietro), tutti coloro che potevano dare fastidio sono stati prudentemente invitati a farsi da parte, l’incoronazione doveva essere nobilitata da numeri senza precedenti e allora via al voto ai 16enni e agli immigrati (sarebbe interessante vedere i dati depurati da queste persone), la maggioranza bulgara e’ cosi costruita ad arte, propinando alla gente di sinistra una vittoria gia scontata e per la quale nessun, in nessun momento, dubitava
Queste poche righe riescono a dare un’idea di chi e’ il ”” topo gigio”” nazionale, e di come ciò che dovrebbe esser nato con l’etichetta del nuovo che avanza e’ gia sconfitto, alla prova dei fatti, in partenza, infatti se questo e’ il nuovo che avanza il popolo italiano di sinistra non credo abbia molte possibilità di vittoria.
3 commenti:
Non mi far dire parolacce per favore....... sono 3300000 le persone che hanno aderito alla richiesta di partecipare alle primarie DS che sono esattamente su 60000000 di Italiani il 5,5% e il Sig. Veltroni eletto con 2500000 di preferenze che sono sempre in base al calcolo precedente il 4,2% degli Italiani, risultati molto migliori del Sig. Grillo e del suo movimento che con 300000 adesioni si ferma solo e purtroppo allo 0'5% degli Italiani. Ma non spaventiamoci in televisione dai DS la media di età era sopra i 65 anni mentre da grillo la media di eta è sotto i 35 anni ( come solito non sono rappresentato da nessuno neanche come età). Perciò per risolvere la protesta ...... per i DS basta smettere di fare allarmismo e sensazionalismo in televisione mentre per i giovani 100€ in più al mese e smettere di parlare dei veri proprietari del paese..... come vedi possiamo stare tranquilli per altri 40 anni Bip,Bip,e riBip..... ciao da Lillo Lillone
anche secondo me questo "plebiscito" era meglio che se lo risparmiassero. Era ovvio che tra pochi personaggi sconosciuti ed uno non molto stimato (Rosy Bindi), il vincitore fosse Walter, perciò mi sembra che chi è andato a votare è stato un po preso per i fondelli (votavano veramente liberamente chi volevano loro?). Insomma tutti lo sapevano che Veltroni avrebbe vinto le primarie. Questo partito era già vecchio prima di nascere. Prima di tutto perchè è una fusione di più partiti e perchè il loro segretario non è una figura nuova nella politica. Alla fine è stato come un riciclaggio di politica.
Io credo che la nuova politica sia ben altro rispetto a queste fusioni, per non star qua a ripeterlo ti invito a leggere il mio post.
Un saluto ilpicchio
Eh si, uno che è stato segretario di un partito e vicepresidente del consiglio in Italia è nuovo. Molti ci sono caduti nel tranello..ma molti no: pochissimi giovani sono andati a votare... non serve cambiare nome ai partiti se non cambiano mentalità pure le persone che lo compongono...
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