domenica 3 agosto 2008

dove sono le istituzioni?


posto un’articolo a firma di Nicolo leone per tornare sul tema incndi.

LE ISTITUZIONI COSA FANNO????

p.s. mi scuso per la qualità ma agendo con lo zoom e’ possibile la lettura

p.s.2 ringrazio l’ideale per tenere alta l’attenzione.

1 commento:

Adduso ha detto...

“festa clandestina” ? No grazie, solo “sballo” … in tutti i “sensi”.

Solitamente, per mia modesta formazione culturale, cerco sempre di trovare una spiegazione, il più possibile laica e scientifica, agli accadimenti ed alle relative domande consequenziali.

Ma quando ho appreso una notizia che riguarda la città di Reggio Calabria da un blog, del quale qui di seguito riporto il link http://www.danielemartinelli.it/2008/08/04/che-ci-diano-qualche-anno-tranquillo/ e più appresso la parte in questione virgolettata , mi sono chiesto se per caso, il nostro cervello non stia collettivamente “tracimando” pericolosamente.

Il fatto mi ha oltremodo inquietato, perché qualche giorno addietro una persona della mia zona in Sicilia, mi diceva che nessuna pubblica amministrazione, dalla provincia ai comuni, ai vari enti pubblici preposti localmente, le ha voluto dare un contributo per una cosiddetta “festa clandestina”, fatta in beneficenza non solo di immigrati regolarmente residenti, ma anche di tutte quelle famiglie bisognose e con problemi vari. Anzi dalla siae ad altri uffici le hanno notificato che deve pagare le eventuali relative imposte per la musica e per suolo e luce pubblica.

E d’altronde, ormai si "raccolgono i soldi" solo per mega feste e processioni religiose, in cui i momenti più importanti sono rappresentati da ossessive mangiate e bevute ed infine da abbaglianti e rumorosi (oltre che costosi) fuochi artificiali per farsi “incantare” come nell’11° secolo davanti agli “effetti speciali” dei vetri colorati delle cattedrali gotiche.

“Ci sono comuni che rinunciano a regalare alla famiglia Berlusconi 70 mila euro a puntata per ospitare il carrozzone di “Veline” sul proprio territorio. Mentre Lucca ha declinato l’invito del Biscione, ci sono realtà come Reggio Calabria che di serate per quel programma monnezza hanno fatto incetta, pagando gli onorari alla famiglia del presidente del consiglio tramite l’utilizzo di fondi pubblici (nostri). Peccato che il comune di Reggio quei soldi non li abbia investiti per istituire corsi gratuiti di utilizzo internet, riservati ai cittadini di mezza età tradizionalmente “televisionari” e non si sia prodigato per migliorare l’accessibilità alla Rete con l’installazione di antennine wireless, come ha fatto Milano nel parco Sempione. Avrebbe dato opportunità di crescita a giovani informatici e reso utile servizio ai propri cittadini. Niente. Reggio è uno dei tanti comuni che preferiscono apparire su Mediaset per alimentare il cieco divismo televisivo, di cui il Sud in particolare ancora oggi si nutre. Alla faccia di quelle povere - spesso brutte - illuse che in cambio di visibilità sfilano gratis su quel palco facendo la pappa ad Antonio Ricci e ad Ezio Greggio”