giovedì 31 gennaio 2008

la "giungla" Italia...

commentiamo ulteriormente questa nuova crisi di governo, che alla fine sta assumendo i contorni di una crisi del sistema politico italiano.

Il Presidente della repubblica ha dato incarico esplorativo (che mai vorrà dire poi, mica siamo nella giungla), al Presidente della Camera, Franco Marini, il suo compito principale e’ quello di vedere, sul campo, se esiste una maggioranza capace di impedire lo scioglimento delle camere e le successive elezioni anticipate.

La situazione e’ moto ingarbugliata, personalmente non vedo soluzioni, il voto auspicato ed auspicabile, potrebbe subire un leggero ritardo solo in presenza di una volontà precisa, da parte delle forze politiche, tendente a un cambio della legge elettorale.

Le dichiarazioni fatte all’uscita del primo giro di consultazioni però, non lasciano prefigurare questo scenario, le maggiori forze del Centrodestra (FI,AN,e LEGA), vogliono delle elezioni immediate, sanno che il loro vantaggio e larghissimo e non vogliono rischiare di ottenebrarlo, lasciando svanire il ricordo della rovinosa caduta dell’esecutivo di Prodi.

Di contro le forze del centrosinistra, si muovono sull’argine inverso, stanno facendo di tutto per prender tempo e guadagnar mesi, hanno ormai abbandonato Prodi e sanno che l’unica guardia del corpo (elettoralmente parlando) del duo Veltroni-Franceschini, e’ il tempo.

Sotto sotto, lavorano tutti gli altri, M(P)astella cerca casa, ormai ha traslocato con armi e bagagli dal Cdx e lancia messaggi allo schieramento opposto, allo stesso tempo Baccini e Di pietro guardano all’evoluzione della cosiddetta “cosa bianca”, la loro idea di creare un terzo polo alternativo potrebbe avere qualche valenza nell’ottica del vecchio ago della bilancia, usato ai tempi dello

Scudo-crociato, per definir governi e ricatti di bassa lega.

Per il resto catalizzati dalla politica nostrana, si dimenticano gli altri problemi, l’economia stagna cosi come i rifiuti in Campania, Berlusconi e’ assolto in virtù di una legge da lui stesso fatta (alla faccia di quel conflitto d’interessi che era una priorità-in campagna elettorale- del Prodino nazionale), i vecchietti non arrivano a fine mese (alla faccia dell’aumento promesso), la giustizia e’ sempre più lenta e altre varie amenità del genere.

In fondo però non possiamo lamentarci, l’Italia sembra una giungla, e per non farci mancare nulla abbiamo anche l’esploratore Marini…

lunedì 28 gennaio 2008

e l'italiano sta in mezzo...

la situazione si evolve a vista d’occhio, cristallizzandosi in quella che e’ la più alta sintesi (bella questa parola la usano tutti) politica immaginabile.

La sinistra compatta, tranne i dissidenti dell’estrema, sognano un governo di transizione nazionale, la destra compatta, tranne alcune frange centriste (leggi UDC), sogna un voto immediato.

Il gran cerimoniere Napolitano cosa fara?

I giochi sono complicati, la sx sa per certo che andare alle urne adesso significa prendere una batosta memorabile, il nuovo (sic) veltroni, potrebbe essere bruciato immediatamente, una sconfitta e 5 anni di opposizione farebbero perdere quel traino cui i fautori del PD anelavano.

La dx, di contro sa che il voto anticipato consegnerebbe, con questa legge elettorale, una maggioranza schiacciante, la campagna elettorale fatta sulle ceneri del prodino, sarebbe facilissima e 5 anni di governo (probabilmente gli ultimi di re Silvio) assicurati. Gli schieramenti sono netti e ben definiti, incastonati nei giochi nazionali rientrano pure dinamiche regionali (vedi Sicilia), a valenza nazionale.

L’UDC ad esempio sa di dover scontare la storia “cuffaro” e ha tolto il piede dall’acceleratore, cercando un governo tecnico-istituzionale, atto a garantire la governabilità e a “traghettare” un paese spaccato, forse il casini nazionale ha subdorato la possibilità della creazione di un grande centro insieme a P(M)astella, quest’ultimo, fautore della crisi, e’ adesso ricercato da molti e i messaggi verso il suo partito (udeur) si sprecano.

In mezzo sta l’italiano medio, il popolino, l’operaio che non arriva a fine mese e al quale dei sofismi letteral-politici poco interessano.

In mezzo sta la casalinga che deve comprare la frutta al mercato ma non sa come arrivare a fine mese, in mezzo stanno i pensionati che tutti vogliono aiutare ma che in verità nessuno aiuta.

Sbrigatevi classe dirigente l’ITALIANO e’ alle corde, il paese sull’orlo di un baratro vuole indirizzi chiari e immediati.

Anche questo il napoletano del quirinale deve valutare, la strada e’ molto stretta, io personalmente andrei a testare se ci sono i margini di un’intesa per la legge elettorale, se questi non ci sono e’ meglio andare a votare , mettere il punto a venti mesi di sfascio e dare a noi tutti un riferimento politico ben definito.

Spadafora live

sabato 26 gennaio 2008

Casini ......siculi


alle 14.08 l’ansa ha ufficializzato la decisione, salvatore Cuffaro, detto toto “vasa vasa” (bacia bacia), si e’ dimesso da presidente della giunta regionale siciliana, la decisione che vuol essere passata come atto eroico e altamente etico, e’ stata spinta da molteplici motivi, e viene vista da molti come l’ennesimo atto di politica personalistica.

Giova ricordare che Toto, personalità politica in quota UDC (il partito di Casini), e’ stato condannato a 5 anni (60 mesi) di reclusione per favoreggiamento, in più come pena accessoria gli e’ stata comminata la sanzione dell’interdizione dai pubblici uffici.

L’ormai ex politico siciliano, e’ balzato agli onori delle cronache non per la condanna in se (ormai siamo abituati alle condanne dei politici), ma per aver festeggiato i 5 anni di carcere con spumante e cannoli ,(la foto che vedete alla vostra sinistra ha fatto il giro del mondo, ed e’ stata pubblicata dai maggiori quotidiani nazionali ed internazionali), i festeggiamenti erano mirati al fatto di aver evitato il favoreggiamento mafioso (con una tesi della procura abbastanza elastica), praticamente “vasa vasa” festeggiava la condanna perché ne aveva evitata una ben più corposa.

L’atto di dimissione, che doveva essere scontato al pronunciamento della condanna (19 gennaio commentato nel blog), e’ stato procrastinato, nel frattempo l’assemblea regionale aveva detto no alla sua destituzione.

Ma due fatti nuovi sono arrivati a scombussolare i piani del Presidentissimo siculo, il primo e’ stato la caduta del governo nazionale (con probabili future elezioni), la seconda l’imminente decreto di sospensione da parte del ministro della giustizia.

Le due vicende sono infatti correlate tra di loro, il decreto di sospensione, spinto fortemente da Antonio Di Pietro (IDV), era gia pronto, giova infatti ricordare che la normativa vigente prevede la sospensione nel momento in cui si commette una tipologia di reati ben definita, tra questi c’era il reato, per cui e’ stato condannato il Sig. Cuffaro, un’eventuale sospensione avrebbe “bruciato” definitivamente il delfino di Casini, sbarrandogli la strada ad altri eventuali incarichi partitici.

La caduta del governo ha amplificato le cose, sarebbe stato improponibile una campagna elettorale con la macchia Cuffaro, soprattutto in questo periodo storico in cui il cittadino vede la “casta”, come una pluralità di personaggi che si sottraggono spesso alla legge nazionale, personalmente poi, penso che vasa vasa” ha gia pronto il posto nelle liste dell’UDC, ed un suo ingresso dalla porta principale, nel parlamento lo metterebbe al riparo da eventuali condanne passate con giudizio definitivo.

Adesso la Sicilia e’ chiamata alle urne, lo scontro si prevede durissimo e la coalizione di CDX non dovrà sbagliare, per l’ennesima vola la figura su cui puntare, io spererei che la classe politica faccia una scelta coraggiosa e si affidi a quei pochi politici di caratura nazionale (tra i quali spicca Nello MUSUMECI), per tentare di dare speranza al popolo siculo, gia martoriato da decenni di cattiva politica.

p.s. non mi sono dimenticato di Spadafora e solo che per ora c’e’ troppa carne al fuoco.

Spadafora live

venerdì 25 gennaio 2008

Fratelli D'Italia...........

Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte,Siam pronti alla morte,L'Italia chiamò.

Mi sembra giusto iniziare questo post di commento, con l’inno d’Italia, e’ stata infatti l’Italia a non volere piu il Professor Romano Prodi, e il suo governo di sinistra.

Un governo che fino all’ultimo ha cercato di metter pezze ad una barca, varata gia con evidenti falle.

Un governo che dell’indecisione programmatica ha fatto il suo cavallo di battaglia.

Un governo NON voluto, bistrattato in campo nazionale ed internazionale, la cui fine e’ stata salutata con gioia da buona parte degli italiani.

Un governo che ha fatto una campagna elettorali ed ottenuto la pseudo-vittoria con la promessa di fare importanti riforme (legge elettorale e conflitto d’interesse), ma che per contrasti interni non e’ riuscito a “portare a casa” NULLA.

Analizzeremo in futuro, la situazione politica che si e’ creata, per adesso un solo grido….ERA ORA.

Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte,Siam pronti alla morte,L'Italia chiamò.


martedì 22 gennaio 2008

l'italia di prodi

gli italiani sono appesi ad un filo, un sottile invisibile, filo, quello che lega P(M)astella a Prodi.

Il filo che annoda il peggior esecutivo della storia, ad un paese ormai allo sfascio.

Gli Italiani attendono, che cosa? La caduta di questo governa e la susseguente tornata elettorale, daranno al 90% il paese al centro destra, consegnando loro un paese deluso e che si trova a rincorrere persino la Slovenia.

Molti dicono che sarà la peggior cosa che ci possa accadere, molti la vedono in maniera diametralmente opposta, io faccio parte di quest’ultima corrente di pensiero, il Sig. Prodi ha ripercorso TUTTI gli errori del Sig. Berlusconi (dalle leggi ad personam, alla limitazione dell’informazione, dall’aumento delle tasse alla diminuzione della sicurezza), amplificandoli se possibile, e’ stato il governo dell’indulto, e’ stato il governo della “mondezza”, e’ stato il governo che non ha saputo decidere (come dimenticare dal molin?), e’ stato il governo che ha visto trasferimenti bulgari(de magistris), quello che ha avuto in 18 mesi le rivolte più eclatanti (camionisti, farmacisti, tassisti), quello ha ficcato l’Italia in un baratro in cui sarà difficile uscire nei prossimi anni, il governo che non ha saputo gestire l’emergenza criminalità (italiana e straniera), quello che ha sbagliato i più elementari decreti legge (pacchetto sicurezza), e’ stato il governo di un premier inquisito e di un ministro della giustizia (insieme alla sua famiglia) inquisito, quello che ha fatto una campagna elettorale promettendo una legge sul conflitto d’interesse e sulle elezioni ma che non ha fatto nulla di tutto questo..

Voglio fermarmi qui

Speriamo che domani questo filo si spezzi, e prodi vada a casa, non che il futuro sia roseo ma almeno …proviamoci/provateci.

Domenico Romano

Pubblico, al solito, con piacere

Spadafora live

sabato 19 gennaio 2008

la prima condanna riabilitativa (SIC).......


sono basito, incazzato, distrutto, arrabbiato, adirato, imbestialito stizzito.

Perché lo sono? Dobbiamo fare un passo indietro e focalizzare ciò che succede in Sicilia, il nostro governatore, votato compattamente dal cdx alle ultime elezioni, e che giova ricordare ha vinto le stesse elezioni scontrandosi contro un nome scomodo, quello della sorella del giudice Borsellino, e’ stato riconosciuto colpevole di favoreggiamento semplice, e per questo condannato a 5 anni di reclusione con in più la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici. Fin qui nulla di male, i giudici sulla prova di fatti documentati e riscontrati hanno deciso che toto “vasa vasa” ha fornito delle notizie riservate ad alcuni suoi amici, gli stessi giudici non hanno accettato in parte, la tesi accusatoria, che voleva il Sig Cuffaro colpevole di favoreggiamento alla mafia, la corte ha infatti accettato la tesi difensiva, che sosteneva la non conoscenza (SIC) dello status di mafioso, da parte di Cuffaro, verso gli amici a cui ha fornito le informazioni riservate. A parte che in Sicilia tutti sanno di tutti, e solo per questo la tesi difensiva, anorche’ non suffragata da prove appare inverosimile, a parte che i giudici lo hanno riconosciuto colpevole, a parte il fatto che quelle informazioni hanno compromesso indagini delicatissime, a parte che il Sig. Cuffaro e’ stato testimone di nozze (insieme al dimissionario Mastella) di un tal Sig. Campanella associato alle patrie galere per associazione mafiosa, a parte tutto questo c’e’ anche da registrare le dichiarazioni vittoriose dello stesso Cuffaro. Il governatore siculo, infatti sorvolando con noncuranza sul fatto che un tribunale gli abbia affibbiato 5 anni, sorvolando anche sul fatto che lo stesso tribunale ha deciso di INTERDIRLO, si limita ad innescare una polemica con il procuratore antimafia Grasso, registrando , per la prima volta, la condanna come vittoria processuale, e dichiara che non pensa minimamente alle dimissioni.

Ma dico siamo impazziti? Qualunque persona onesta, intelligente, retta, virtuosa, si sarebbe limitata a prendere atto e a lasciare la poltrona, lui no, lui accetta con stoicismo una condanna e torna al lavoro nella poltrona politica più rilevante dell’isola.

Ancor più stupefacenti le motivazioni, Cuffaro ha vinto perchè non e’ mafioso (anche se su questo…), non ha di certo perso credibilità con una condanna a 60 mesi di reclusione, no lui ha vinto.

Mi ricorda un po quelle squadre di brocchi che perdono 9 a 0 ma son contente perchè non hanno perso 22 a 0.altra cosa stupefacente la soddisfazione con cui i vertici politici hanno accolto la condanna, tutti all’unisono (con le uniche eccezioni ormai abitudinarie di Storace e Di Pietro) esprimono benevolenza verso l’uomo Cuffaro, anzi attaccano la magistratura rea di metter su castelli di carta che portano SOLAMENTE a condanne a 5 anni.

La vicenda in se e’ una delle tante ma non fa altro che confermare che in Italia ormai siamo alla frutta anzi forse siamo arrivati al caffe….

p.s. nella stessa giornata di ieri avviso di garanzia al Berlusca, continuazione della vicenda Mastella con ultimatum al governo, e trasferimento di De magistris, della serie al peggio non c’e’ mai fine.

venerdì 18 gennaio 2008

ancora sulla ....casta

voglio entrare anch’io nella situazione Mastella, ringraziando l’opportunità datami da Spadafora_live, per dire qualcosa che mi ha colpito particolarmente, lasciandomi l’amaro in bocca, una premessa e’ pero indispensabile, se non altro per capire l’estrazione culturale che mi porta a dire determinate cose.

Da sempre ragazzo di destra mi e’ sempre piaciuto l’ordine e la legalità, ho sempre difeso la magistratura sin da quando, secondo me strumentalmente, veniva attaccata dall’attuale leader del centrodestra (Berlusconi), ai magistrati il compito di indagare, in coscienza, ai cittadini l’obbligo di rispettare le leggi.

Detto questo, la cosa che della vicenda mi ha stupito di più, in maniera negativa, e’ stata l’assoluta compattezza della cosiddetta “casta”, tutti con le sole eccezioni di Di Pietro, Storace, alcuni esponenti del PDCI e in maniera moto velata Fini hanno sparato contro i magistrati, rei di aver toccato l’uomo e la donna di Ceppaloni. Si sono ritrovate d’accordo nelle dichiarazioni di difesa al Mastella nazionale, esponenti di estrazione diversa, da Prodi a Berlusconi, da Fassino a Bossi, da Bonaiuti a Franceschini, molti hanno improntate le prime dichiarazioni alla prudenza, alcuni si sono spinti più in la, lo stesso Prodi si e’ augurato (spinto dai calcoli politici) un pronto ritorno del ex guardasigilli.

La sensazione che percepisce l’Italiano medio e’ quella di chiusura totale a riccio, la casta si difende qualunque cosa succede, si possono scannare sulla Gentiloni o sulla legge elettorale, possono lanciare dichiarazioni di fuoco sulla “monnezza” o sulla gestione dei fondi europei, ma non toccate i politici perchè altrimenti uniti e compatti la difesa sarà inflessibile.

Altro che scollamento tra politica e cittadino, qui c’e’ proprio una separazione netta, perchè il cittadino si uniforma a ciò che i giudici dicono, i politici no, loro attaccano si sentono colpiti nell’animo, si sentono delegittimati, vengono messi sotto inchiesta perchè sono cattolici (o atei), sono oggetto SEMPRE di volgari rappresaglie da parte delle toghe dei più diversi colori.

E’ questa una cosa che mi porta inquietudine, siamo presenti ad una parte dello stato, quella che dovrebbe essere la più nobile, che agisce alla ricerca di quella impunità TOTALE , che e’ propria dei regimi dittatoriali.

Spero di sbagliarmi.

Domenico Romano

Pubblico integralmente e ringrazio…

mercoledì 16 gennaio 2008

Mastella VATTENE...........



Mastella uomo dalle mille risorse…giudiziarie

Ennesimo scandalo giudiziario legato alla figura dell’esimio Guardasigilli, la moglie (politico di spicco e presidente del consiglio regionale campano) il suocero (che da ieri e’ in ospedale per un malore) e una trentina di appartenenti all’UDEUR sono stati sottoposti a misure cautelari restrittive (domiciliari), nell’ambito di una indagine sulla sanità a Caserta, l’ipotesi e’ di tentata concussione.

Il ministro dell’Ingiustizia ha presentato IRREVOCABILI dimissioni, respinte dal premier, lo stesso Mastella e’ stato difeso da tutte le fronde politiche ad eccezione di Storace (La DESTRA), Di Pietro (Italia dei Valori) e Fini (AN), nel suo discorso fatto alle camere ha attaccato duramente i giudici, rei secondo lui (SIC), di attaccarlo personalmente e di tenere in “ostaggio” la sua famiglia.

Fin qui la cronaca di oggi che tra l’altro, si evolve di minuto in minuto.

La dura realtà come dice l’uomo di Ceppaloni, che lo ha spinto a scegliere tra l’amore e il potere, prediligendo il primo (doppio SIC), e’ secondo me moooooolto diversa.

Mastella e’ il capofila di un partito che fa dell’illegalità diffusa il suo punto di forza, e’ sposato con una persona che e’ accusata di richiedere favori a go go, fa parte di una famiglia in cui la politica e’ usata come secondo lavoro, e dalla politica riceve favori e potere, lui stesso e’ sotto inchiesta, e’ stato testimone di nozze di tal Campanella, mafioso del rione noce associato alle patrie galere per associazione mafiosa, e’ colui, che in maniera perentoria ha richiesto il trasferimento di un giudice che stava indagando sulla sua persona, e’ il direttore di un quotidiano (il campanile) che sperpera soldi pubblici (compresi i 40.000€ a lui riconosciuti come compenso) per stampare 5.000 copie (di cui 4.900 destinate al macero), e’ colui che “dovrebbe” essere super partes, ma che si permette di attaccare la magistratura in toto, e’ il ministro che usa l’aereo di stato ( a spese nostre) per andare a vedere il gran premio a Monza e che non contento ospita sullo stesso aereo molti suoi amici, sempre lui e’ la persona che si pregia di essere stato raccomandato per entrare in Rai e racconta la questione come un’innocente barzelletta.

Si potrebbe scrivere una treccani su di lui noi ci limitiamo a pregare perché si senta colpito nell’onore e ritorni nella sua Ceppaloni a fare il Sindaco (triplo SIC).

Non che le cose in Italia cambino senza di lui, ma almeno non lo vedremo piu con le sue ridicole scarpette viola.



p.s. alle 18.06 l'ansa on line batte la notizia, che nell'ambito di un'inchiesta a napoli anche lo stesso guardiasigilli ha ricevuto un avviso di garanzia, per una tentata corruzione a Bassolino, l'accusa anche per lui, come per la moglie ed il suocero e' quella di tentata concussione. come nelle vignette di una volta SENZA PAROLE.....

p.s.2 alla fine si e' tolto di mezzo, almeno i giornali di stamani confermono le notizie, che danno il peggior ministro della giustizia Italiana dimissionario.alleluia e che il cielo ci aiuti





martedì 15 gennaio 2008

sull'alta politica Italiana...(SIC)

di che parliamo oggi? Parliamo della cosa che di solito mi piace di più: lo sconcio teatrino della politica italiana.

Assistiamo in questi giorni, oltre alla indicibile gazzarra sulla situazione “monneza napoletana”, allo scontro su le decisioni da prendere in virtù dell’individuazione di una nuova legge elettorale, legge che dovrebbe permettere al popolo italiano (SIC), la decisione su chi mandare in parlamento a governarci.

Tutti parlano contro tutti, fa “scena” la “scenata” (scusate i giri di parole), dei partiti minori del csx, essi si schierano apertamente contro quello che viene definita bozza bianco, e sulla quale i maggiori leader’s della scena politica italiana (veltroni e berlusconi), stavano cercando uno pseudo accordo.

La bozza bianco infatti, favorisce platealmente i partiti maggiori, e le frange estreme (udeur in testa) sono in fibrillazione, l’eventualità del referendum di cui tutti parlano ma che allo stesso tempo spaventa tutti, si profila minacciosa all’orizzonte.

Paradossalmente l’accordo tra maggioranza e minoranza, che sembrava possibile fino a qualche giorno fa, rischia di mandare in frantumi la maggioranza stessa, rea, tramite veltroni di un inciucio a cui i partiti minori, determinanti per il proseguio dell’attività dell’esecutivo, non vogliono sottostare.

Personalmente credo che la parola debba tornare al popolo, tramite il referendum, sarebbe l’unico modo per sapere cosa realisticamente ne pensa l’Italiano medio, anche se non ci vogliono doti di preveggenza per dire che le cose più ricercate sono il ritorno alle preferenza, la diminuzione dei partiti, e la possibilità di dare più governabilità con l’accentramento di vedute politiche che deriverebbe da una forzoso agglomerato dettato da uno sbarramento medio-alto (5-6%).

Il problema al solito, e’ che i politici se ne strasbattono di ciò che vuole l’Italiano, anzi se possono fanno il contrario, essi sicuramente non vogliono perdere quel potere creato a anni di inciuci, e a far ritornare il potere decisionale al popolo non ci pensano minimamente.

Al solito assistiamo alla gazzarra indecorosa, purtroppo questo e’ ciò che ci meritiamo, non avendo le “palle” per metter un freno a questa classe politica incompetente, che da il meglio di se solamente nelle classiche beghe di cortile.

Auguri Italia e auguri a voi Italiani che ancor credete a coloro che ci governano.

giovedì 10 gennaio 2008

ancora sulla "monnezza"....

la situazione al solito, come tutte le situazioni italiane, degenera, a Napoli si sfiora la rivolta civile certamente fomentata, da chi non ha nessuna intenzione di intraprendere una gestione legalitaria, della questione rifiuti.

Le immagini di autobus bruciati, vigili del fuoco assaltati, (mentre fanno il loro lavoro), carabinieri e polizia in tenuta antisommossa, fanno il giro del mondo, contribuendo ad offuscare l’immagine italiana.

I cittadini protestano per la riapertura della discarica dentro il comune di Napoli, gli amministratori che governano il territorio in cui si trovano i siti individuati dal governo centrale, protestano, i cittadini onesti, protestano, gli ambientalisti ,protestano, tutti protestano ma nessuno dice cosa fare di questi rifiuti.

Purtroppo l’immondizia continuerà ad esistere, e’ il consumismo stesso che porta immondizia e un modo per smaltire tali rifiuti, DEVE essere trovato.

I paesi civili puntano sulla raccolta differenziata e il riciclo di tutto ciò che e’ possibile riciclare, il popolo Italiano e soprattutto gli amministratori invece di raccolta differenziata non ne vogliono sentir parlare.

Probabilmente e mi riferisco agli amministratori, i giochi che stanno dietro la gestione dei rifiuti portano introiti economici per tutti, e l’individuazione di un sistema di gestione “sano” questi soldi li farebbe perdere.

I verdi mettono il veto a qualunque cosa, ma ancora dalla dirigenza degli ambientalisti, non e’ giunta una parola su come tale emergenza deve essere trattata, non si può mettere il veto agli inceneritori se non si danno alternative serie e riscontrabili, si cade al solito nella politica del NO ad ogni costo.

Gli esempi virtuosi esistono ma a nessuno interessa copiarli, al solito in Italia, ci si getta in cose che non funzionano, lasciando ai virtuosismi il compito di fare le mosce bianche.

Purtroppo a Napoli di mosche bianche non ce ne sono, ma esistono solamente miasmi maleodoranti che sempre di più, si innalzano dai cumuli di “mondezza”, facendo traslare l’emergenza da pubblica a sanitaria.

La persona che ne dovrebbe prendere atto, e mi riferisco al governatore Bssolino, fa orecchie da mercante, riconosce di aver sbagliato, ma l’idea delle dimissioni non lo sfiora neppure, e in questo marasma il governo Prodi individua la soluzione nella creazione di un supercommissario (de Gennaro), il qual in 120 giorni dovrebbe risolvere la situazione, al solito si mette una pezza, con un provvedimento tampone, ad un emergenza che era sulla bocca di tutti come minimo da una dozzina d’anni, al solito il bigottismo politico non riesce a risolvere la situazione, al solito ogni italiano onesto avrebbe la voglia di fuggire, al solito ci affidiamo a S.gennaro.

Una sola parola per concludere: AUGURI, l’Italia ne ha proprio bisogno.

lunedì 7 gennaio 2008

a'Monnezza


ed eccoci qui di nuovo a parlare di cose “serie”, l’ennesima, aspettata “emergenza” ha colpito il suolo italico, mancava solo il ripetersi della nuova situazione critica, quella dei RIFIUTI o della ‘monnezza come si dice a Napoli.

Anni ed anni di gestione strutturalmente incipiente, hanno portato criticità che in questi giorni campeggiano sulle prime pagine dei giornali nazionali ed internazionali.

Politici che nulla hanno fatto se non approfittare dei miliardi d € di finanziamento, adesso si gettano ceneri sul capo, e’ il caso del Sig. Bassolino, che oltre tutte le cariche politiche ricoperte, e’ stato anche “alto commissario dei rifiuti”(SIC), che adesso ammette di aver sbagliato ma si pensa pene dal presentare quelle dimissioni, che in ogni paese civile sarebbero state d’obbligo.

L’infiltrazione della criminalità organizzata, nella fattispecie della camorra, ha completato il quadro, permettendo, la visione di scene che neppure nel Burundi si vedono.

Migliaia di tonnellate di immondizia e’ gettata per le strade napoletane, la protesta si allarga nelle province limitrofe, innescando serie situazioni di ordine pubblico, la polizia e i carabinieri, in tenuta antisommossa, si schierano verso altri cittadini la cui unica colpa e’ il volere il rispetto delle promesse (la non riapertura di una discarica), fatte dalla classe politica.

E intanto il governo nazionale ci tedia, con le intimazioni di sgombero fatte da un Rrodi sempre piu in balia delle onde.

La situazione non e’ risolvibile nel breve se non con una attenta programmazione (non come quella che avviene a Spadafora), che tenga conto delle esigenze di tutti, a partire dal cittadino per finire all’ambientalista.

Intanto noi Italiani nell’attesa della soluzione, che per la verità sembra abbastanza lunga, assistiamo a scene da guerriglia urbana, quelle scene di cui sono responsabili una classe politica da assimilare al tema trattato.

venerdì 4 gennaio 2008

benvenuto a bordo

caro spadafora live e’ un pò che ci penso e alla fine mi sono deciso a scriverti, parlavi di collaborazione in una mail precedente (ti pregherei meglio comunque di specificarne i contenuti), e il mio pensiero e’ che l’esposizione delle proprie idee e’ sempre positiva, soprattutto se esse sono esposti con chiarezza e coerenza, in molte cose mi trovi d’accordo in altre no, non mi trovi d’accordo sulla tua anonimicità, rispetto il tuo pensiero ma non lo condivido, penso che ognuno di noi debba assumersi le proprie responsabilità, soprattutto quando si parla di fatti pubblici, personalmente l’ho sempre fatto (e chi mi conosce sa che e’ vero), la mia idea, giusta o sbagliata che essa sia, e’ sempre riconducibile alla mia persona e di questo ne sono fiero.

Condivido in parte il tuo malessere verso le istituzioni nazionali, regionali, provinciali e comunali, anche qui devo pero fare delle puntualizzazioni, da tutte le parti ci sono persone poco inclini alla “polis”, molti hanno fatto della politica uno strumento di lavoro, questo e’ sbagliato come lo e’ il generalizzare.

Anche nel nostro comune ci sono delle belle realtà, gente che “lavora” in maniera spassionata per “tentare” di far decollare il paese, gente pronta ad impegnarsi per il bene di Spadafora, gente che dalla politica nulla pretende ma procede andando avanti per la propria strada e rimettendoci tempo e denaro, assimilarli tutti nella cattiva gestione e’ un male, e a volte nei tuoi scritti tu lo hai fatto, mi riferisco alle associazioni che insistono sul territorio, siano esse formate da commercianti, o da ragazzi con l’amore per la musica (la banda) o da compaesani che tentano di valorizzare il territorio (la pro loco), parlo solo di queste ma a spadafora ce ne sono molte, come dimenticare l’US SPADAFORESE o le varie associazioni che fanno qualcosa per il paese senza incidere minimamente sul bilancio comunale (non le ricordo tutte e per questo non le cito), classificarli con aggettivi, (impalpabili, invisibili, inutili) come tu hai fatto mettendo in campo una sorta di “propaganda”, fa male soprattutto a chi a parole come associativismo, turismo, valorizzazione ci crede (ed io sono uno di quelli).

E’ soprattutto per questo che mi sono deciso a scriverti ed e’ anche per le persone con cui passo il mio tempo (cercando di fare qualcosa di buono) in queste associazioni, che spero in una tua pubblicazione.

Domenico ROMANO

Grazie domenico delle tue puntualizzazioni e…… benvenuto a bordo

Spadafora live

mercoledì 2 gennaio 2008

se i sogni son desideri......

Eccoci qui primo post dell’anno 2008, (suona bene, bello rotondo… duemilaeotto), di cosa parliamo, come al solito dei sogni, che non sono poi tantissimi.

Sogno un’Italia governata bene, non da politici come quelli che abbiamo, un’Italia in cui e’ possibile uscire alle tre di notte senza preoccuparsi che qualche clandestino ti rapini o qualche ubriaco ti falcia con la macchina, sogno un’Italia in cui i poliziotti siano rispettati, nelle cui scuole si insegnino materie e non palpeggiamenti, un’Italia in cui tutti pagano il giusto, in cui non ci si deve preoccupare, visto il prezzo della benzina, di fare 10 km. in più, sogno un’Italia con più lavoro per i nostri figli, con più soldi ai pensionati, sogno un’Italia con un’informazione libera, un’Italia in cui non si muore per lavorare, un’Italia in cui andando a votare possa scegliere il politico che da più fiducia (e non un partito), un’Italia in cui non si parla di grazia ai colpevoli, un’Italia in cui non si deve scendere in piazza per difendere i magistrati, un Italia in cui i politici indagati si dimettino, sogno un’Italia in cui comunisti e fascisti si siedono ad un tavolo per il bene del paese, sogno un’Italia senza persone fatte a pezzi, senza bambini scomparsi, senza giornali che sembrano bollettini di guerra.

Ne avrei altri di sogni ma preferisco non dirli, li condenso in un unico grande sogno:

Sogno un’Italia senza Prodi al governo e Berlusconi all’opposizione.

Sogno troppo ma mi basterebbe avere l’Italia che Forse non c’e’ più.