venerdì 12 ottobre 2007

la questione "giustizia"

Nulla si puo dire sulla giustizia se non partendo da una definizione di essa

Cos’e’ la giustizia:

un famosissimo dizionario virtuale dice “”””Giustizia è ordine dei rapporti umani; la virtù morale per la quale si osserva in sé e in altri il dovere e il diritto; è la costante e perpetua volontà di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto”””.

La giustizia e’ perciò, in senso stretto, una virtù morale, e’ ciò che e’ giusto o sbagliato fare all’interno di una comunità piu o meno piccola.

Noi iniziamo ad assimilarla da piccoli, gia alla scuola materna sappiamo cio che e’ giusto fare o non fare, e’ giusto osservare gli ordini delle maestre (l’autorità costituita) non e’ giusto rubare le merendine ai compagni, e cosi dicendo

Via via che diveniamo piu grandi, impariamo altre cose sul tema, non e’ giusto rubare, evadere le tasse, stuprare, uccidere.

Sappiamo anche che per amministrare la giustizia ci sono degli organismi creati ad “hoc”, ci sono i giudici che fanno parte dell’amministrazione giudiziaria, per ricercare invece chi non si comporta entro i limiti imposti dalla legge, perciò chi si comporta in maniera ingiusta, ci sono altri organismi (polizia, carabinieri etc etc), gli stessi sanno che poi un’ennesima amministrazione curerà la detenzione in luoghi chiamati carcere (l’amministrazione carceraria), il tutto avviene sotto la supervisione del cosiddetto legislatore (la classe politica).

Detta la teoria, romanzata, passiamo alla pratica.

Ipotizziamo un reato classico uno di quelli che e’ nato con l’uomo, il furto, a qualcuno piace qualcosa che non possiede e pensa bene di appropriarsene rubandolo. L’amministrazione a cui e’ demandata il controllo dei reati la polizia (sempre che abbia la benzina per controllare), lo riesce ad arrestare i poliziotti svolgono bene il loro lavoro e dopo 5/6 ore passate a riempir scartoffie (con lo straordinario che non gli pagano), riescono ad incarcerarlo, il carcere più vicino e’ pieno e il PM lo scarcererà (anche se ci sono carceri nuove e non usate), sarà denunciato a piede libero e intanto sta fuori, l’amministrazione della giustizia a questo punto si attiva ed inizia il suo giusto processo che però sarà lunghissimo, per tantissimi motivi (mancanza di risorse, lavoro arretrato, farraginosità dei procedimenti), e non si concluderà prima di 7/8 anni, ma quando ciò avverrà il reato sarà prescritto perciò il ladro non sarà punito, e se cosi non fosse ci penserà un altro indulto (per svuotare le carceri senza sapere che ce ne sono di nuove), a non permettere al malcapitato di vedere il sole a quadri. La classe politica metterà del suo in questa situazione non facendo nulla che aiuta le altri amministrazioni ad uscire da quest’impasse anzi, con i vari ministri dell’Ingiustizia farà di tutto per complicare il sistema.

E GIUSTIZIA QUESTA?

2 commenti:

lacastaitaliana ha detto...

Ciao Spadafora. Io non vivo in Italia e questo forse lo vedi dagli errori di grammatica e ortografia. In Italia c'é un problema di base, non c'é una democrazia funzionante. Diversi anni, mi ricordo dagli anni sessanta, c'era la paura che ritornasse la dittatura in Italia. Invece della dittatura c'é adesso una oligarchia di imprenditori e politici corrotti, come é stato descritto da qualche parte che non ricordo adesso. Io non vedo per adesso nessun'altra soluzione che la UE intervenga duramente negli affari politici italiani, cosí come lo ha fatto la OLAF sulle questioni dei depuratori calabresi. Anche li c'é corruzione ma spero che non sia al livello italiano. Quindi l'informazione in italiano e altre lingue sulla situazione italiana é molto importante. Intanto sento sempre piú voci interessanti da politici ma non ascoltiamo piú chiacchiere.

lacastaitaliana ha detto...

Dimenticavo. I partiti italiani dovrebbero essere costretti a trovare soluzioni insieme. Ma questo é forse un sogno in Italia. In altri paesi questo si fa.