giovedì 1 novembre 2007

la "stretta legale"

Ci ritroviamo ancora a parlare della solita storia di criminalità.

Ieri una donna di 47 anni ‘ stata aggredita, forse violenatata, bastanota a sangue e poi lasciata in un fosso vicino la stazione di Tor Quinto a Roma, adesso si trova in coma in ospedale.

Il responsabile, rintracciato dalle forze dell’ordine, è un rumeno di 24 anni, era stato rilasciato da poco in Romania e aveva subito trovato accoglienza nella baraccopoli che sorge alle porte della capitale.

L’arresto e’ stato effettuato grazie alla segnalazione di un’altra nomade, ed e’ questa forse l’unica parte “buona” della vicenda.

Il governo ha subito varato una decreto legge per non permettere la reiterazione di questi tipi di reati.

Fin qui la storia nuda e cruda.

Alcune considerazioni.

Che stato e’ uno stato che deve prendere provvedimenti d’urgenza solo quando accadono fatti di sangue di una crudezza inaudita?

Che stato e’ uno stato che non riesce ad amministrare la giustizia e la sicurezza dei suoi cittadini?

Ci vuol tanto ad espellere TUTTI gli irregolari che popolano il nostro paese vivendo ai margini della legalità?

Adesso i politici parlano di accordi internazionali, di stretta sulle espulsioni, di giustizia e legalità, ma perché tutte queste parole non venivano pronunciate prima?

E da molto tempo che tutte le associazioni (da quelle della polizia, a quelle di volontariato, dalla caritas ai comitati civici) chiedono allo stato più sicurezza. Non bisogna essere un politico per conoscere le condizioni di degrado in cui vivono le periferie delle nostre città, non bisogna essere un genio per sapere che Milano o Roma, che Bologna o Catania dopo le 20.00 sono pericolosissime.

Fate un giro dietro la stazione termini, avventuratevi dietro alla stazione centrale a Milano, o camminate nelle strade che delimitano gli accampamenti dei nomadi, per avere sensazioni che solo visionando un film dell’orrore si hanno.

Questa classe politica inetta, riesce ad avere una visione della realtà TOTALMENTE difforme da quello che la realtà e’ veramente. I cittadini italiani sono sempre più stretti tra la presunta legalità di uno stato assente e la pressante criminalità messa in atto da migliaia di sbandati.

Personalmente non sono razzista ma lo straniero, chiunque esso sia e a qualunque razza appartiene, deve venire in Italia non con l’intenzione di delinquere ma solamente se e’ animato dalla volontà di farsi una vita migliore all’interno della legalità

In caso contrario l’espulsione, il carcere o qualunque attività repressiva messa in atto, deve essere indispensabile, soprattutto per garantire quella tranquillità agli Italiani che allo stato attuale manca.

Non i può parlare di integrazione con gli assassini o con chi delinque nel campo della prostituzione o degli stupefacenti, i clandestini irregolari, (lo dicono i dati) sono la manovalanza della criminalità, sono i rami ai quali si appendono i venditori di morte, e questo non e’ ammissibile in uno stato civile e di diritto.

Purtroppo Giovanna Reggiani 47 anni ITALIANA (in coma) deve ringraziare questo pseudo-stato, di aver permesso ad un’ubriacone, nullafacente, e tutta la classe politica di averla ridotta in uno stato da cui probabilmente non vedrà la “stretta sulla legalità”

2 commenti:

Lillo Lillone ha detto...

Certo per la sicureza di tutti rimpatriamo tutti ( tutto il mio sostegno alla signora aggredita)
Ma vorrei analizzare la cosa

difficoltà nel reperire manodopera al posto di italiani che rifiutano di lavorare in certe situazioni

bene allora importiamo immigrati ( ricordate l'albania?)

dopo di cosa ci accorgiamo


dove li occupiamo??

be qualcuno alla catena di montaggio e in altre realtà metalmeccaniche ma gli altri??

be qualche signorina l'abbiamo conosciuta tutti.......

ma i nostri figli hanno conosciuto la droga spacciata da questi ragazzi , qualche nostro genitore ne ha conosciuto la violenza mentre se ne restavo protetto ( questo pensava lui) in casa

allora anche coloro che dall'alto hanno deciso sulla silenziosa invasione atta a fare stare sottomessa la classe operaia italiana si è accorto che le cose forse stavano sfuggendo di mano.......
anche perchè lo scopo primario non era stato raggiunto. Anzi diversi si stavo occupando di commercio ( una cosa l'hanno imparata subito non lavorare e le tasse non pagare)
il flusso non regolato ( non si è voluto farlo altrimenti come spendavamo 100€ die alle cooperative per i centri accoglienza ad ogni immigrato)
è sfuggito alla conta deigli effettivi presenti sul territorio. Notasi ho usato ad esempio l'etnia albanese non per dire che siano dei delinquenti ma solo per indicare una popolazione che ha invaso PACIFICAMENTE la nostra terra , come stanno facendo tantissime altre etnie. E per finire adesso FUORI TUTTI BELLI E BRUTTI ( chi lo deciderà il comandante di turno) evviva la democrazia e la libertà . ciao da Lillo

Francesco Tripodi ha detto...

Ciao!
Grazie mille per i commenti lasciati nel nostro blog. Comunque io preferirei vincere 3-2 col Brasile, come nel 1982, non credi?

Un salutone!