lunedì 28 gennaio 2008

e l'italiano sta in mezzo...

la situazione si evolve a vista d’occhio, cristallizzandosi in quella che e’ la più alta sintesi (bella questa parola la usano tutti) politica immaginabile.

La sinistra compatta, tranne i dissidenti dell’estrema, sognano un governo di transizione nazionale, la destra compatta, tranne alcune frange centriste (leggi UDC), sogna un voto immediato.

Il gran cerimoniere Napolitano cosa fara?

I giochi sono complicati, la sx sa per certo che andare alle urne adesso significa prendere una batosta memorabile, il nuovo (sic) veltroni, potrebbe essere bruciato immediatamente, una sconfitta e 5 anni di opposizione farebbero perdere quel traino cui i fautori del PD anelavano.

La dx, di contro sa che il voto anticipato consegnerebbe, con questa legge elettorale, una maggioranza schiacciante, la campagna elettorale fatta sulle ceneri del prodino, sarebbe facilissima e 5 anni di governo (probabilmente gli ultimi di re Silvio) assicurati. Gli schieramenti sono netti e ben definiti, incastonati nei giochi nazionali rientrano pure dinamiche regionali (vedi Sicilia), a valenza nazionale.

L’UDC ad esempio sa di dover scontare la storia “cuffaro” e ha tolto il piede dall’acceleratore, cercando un governo tecnico-istituzionale, atto a garantire la governabilità e a “traghettare” un paese spaccato, forse il casini nazionale ha subdorato la possibilità della creazione di un grande centro insieme a P(M)astella, quest’ultimo, fautore della crisi, e’ adesso ricercato da molti e i messaggi verso il suo partito (udeur) si sprecano.

In mezzo sta l’italiano medio, il popolino, l’operaio che non arriva a fine mese e al quale dei sofismi letteral-politici poco interessano.

In mezzo sta la casalinga che deve comprare la frutta al mercato ma non sa come arrivare a fine mese, in mezzo stanno i pensionati che tutti vogliono aiutare ma che in verità nessuno aiuta.

Sbrigatevi classe dirigente l’ITALIANO e’ alle corde, il paese sull’orlo di un baratro vuole indirizzi chiari e immediati.

Anche questo il napoletano del quirinale deve valutare, la strada e’ molto stretta, io personalmente andrei a testare se ci sono i margini di un’intesa per la legge elettorale, se questi non ci sono e’ meglio andare a votare , mettere il punto a venti mesi di sfascio e dare a noi tutti un riferimento politico ben definito.

Spadafora live

1 commento:

Anonimo ha detto...

MA CHE CA::O DICI SPADASFORENSE FUORI DI TESTA! DICI ESATTAMENTE CONSEGNAMO L'ITALIA AI VARI CUFFARO E MASTELLA E A CHI è PEGGIO DI LORO, MA TI REDI CONTo???????????TONTO!!!!!